giovedì 7 luglio 2016

Associazione L'Idria: impegno e dedizione solo per Anzi.

Sala dedicata ai caduti
La mostra “Anzi e gli anzesi nella Grande Guerra” durerà ben 4 anni, lo stesso periodo cioè della durata del primo conflitto mondiale, ma il progetto prevede che ogni anno venga ricostruito un aspetto diverso della guerra, al fine di conoscere quanto più è possibile i protagonisti, la situazione storica, economica e sociale del paese in quel periodo.
L’anno scorso il fulcro dell’allestimento della mostra ha riguardato i 43 caduti anzesi in guerra: ognuno di loro è stato sottratto all’oblìo del tempo attraverso la ricostruzione dei fatti principali della loro vita, dell’albero genealogico della famiglia e del ruolo militare avuto nel conflitto. Per arrivare a tanto, sono state condotte lunghe ricerche che hanno permesso di recuperare foto, oggetti e lettere private, ma, soprattutto, i documenti ufficiali custoditi negli archivi storici lucani.

Gli eroi di Anzi, dunque, oggi non sono più solo un nome su una lapide, ma sono volti e storie la cui dolorosa vicenda umana è ancora capace di toccar e di indurre a riflessione.
Grazie all’impegno della nostra associazione ora tutti conosciamo una pagina in più della storia di Anzi e, pertanto, ci sembra giusto ringraziare pubblicamente chi ha dedicato il suo tempo alla non facile realizzazione di questa mostra.
A Gerardo Cicchetti, nostro amato e stimato concittadino, indimenticato promotore di svariate iniziative culturali volte a riportare alla luce momenti e personaggi del passato di Anzi, va senz’altro il merito di aver proposto il progetto della mostra. Progetto di cui si è poi reso responsabile il prof. Franco Casella che ha coordinato, con la sua ben nota professionalità, i numerosi membri della nostra associazione che vi hanno preso parte con apporti diversi.
Dei testi esplicativi dei contenuti della mostra, infatti, si sono occupati la Prof.ssa Anna BonomoMariano Marcogiuseppe e il Prof. Donato Ruggieri; l’allestimento fotografico è stato curato, invece, da Giuliano De Asmundis, Emilio D’Anzi e Donato Tito.
Atto di morte orginale
 di G. Leopardi
La ricerca archivistica, ovvero il “cuore” della mostra, è stata condotta da Delia Cicchetti, Carmela De Stefano, Carmela Motta, dall’Avv. Antonietta Sarli e da Donato Tito che si è pure interessato della parte grafica e della comunicazione insieme ai già citati  Mariano Marcogiuseppe e a Carmela Motta. Il video è stato realizzato da Mariano Marcogiuseppe e Gerarda Setaro, le musiche dall’ Avv. Antonietta Sarli.

Inoltre, in una sala della mostra sono stati esposti oggetti ricordo offerti dai cittadini di Anzi e cimèli provenienti dal Museo degli Alpini di Cismon del Grappa grazie all’interessamento del signor Gabriele Zamperoni.

A tutti loro deve andare la nostra più sentita riconoscenza.
 
R. Andriuzzi


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